Altare di San Tommaso d’Aquino
SUL SESTO ALTARE di marmo decorato con festoni e serafini da Andrea Ferreri tra il 1720 e il 1728, si vede la pala con il Miracolo di san Tommaso d’Aquino, commissionata nel 1735 dal cardinale Ruffo al pittore bellunese Mattia Bortoloni. L’artista, tra i migliori allievi di quella scuola veneta che vede in Piazzetta, Pittoni, e Tiepolo i suoi massimi rappresentanti, narra con scenografico dinamismo e acceso senso del colore la guarigione di una donna venuta a toccare la veste del santo domenicano, ritenuto “doctor angelicus”, celeberrimo teologo, come evidenzia il libro che Tommaso regge nella mano sinistra. Nelle nicchie laterali all’altare, il San Pio V e il San Benedetto Xl statue in stucco di Giuseppe Ferreri, sono state donate dai Padri Predica-tori di San Domenico. Sempre di Giuseppe Ferreri, che in questo lavoro ha dato il meglio di sé, sono il San Severo Vescovo e il San Romano Martire, situati sotto l’arcata mediana davanti alla cappella e fatti a spese delle Arti dei Drappieri e dei Merciai.