Cappella del Battistero

L’ELABORATA struttura di gusto neogotico dell’ultima cappella della navata sinistra è stata ideata le 1875 dall’architetto Luigi Crivellucci, per incarico del Capitolo; l’esecuzione materiale invece venne affidata allo scultore Gaetano Davia e al marmorista Francesco Leoni. La sommità ogivale della costruzione coro­na la raffigurazione del Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano, opera molto apprezzata del ferrarese Prospero Piatti, artista la cui attività si svolse per lo più a Roma. Al di sotto di un baldacchino ottagonale ad archetti e pinnacoli è stata collocata una singolare vasca battesimale, scavata in un unico blocco di marmo a otto lati, considerata dalla critica lavoro di una maestranza campionese attiva a Ferrara intorno alla metà del Duecento, ma recentemente attribuita a Nicholaus. Realizzato su modelli bizantini del V-VI secolo, all’interno di ogni specchiatura incorniciata da solide modanature, il bassorilievo dal modellato rigido e stilizzato, mostra ornamentazioni di tipo vegetale e animale, tra cui spicca l’Agnello vessillifero. Il coperchio in legno è stato fatto nel 1735 da Giovanni Benetti, quando la vasca cominciò ad essere usata come fonte battesimale. Sulle pareti ai lati della strut­tura marmorea, si vedono affrescati due episodi ispirati al sacramento del battesimo, relativi alla vita di due santi missionari: a destra, San Pietro Claver. battezza gli schiavi negri evangelizzati; a sinistra, San Francesco Saverio, gesuita noto come “apostolo delle Indie”, battezza un neofita.

La singolare vasca battesimale, su cui si vede I’Agnello vessillifero insegna del Capitolo Metropolitano, è stata recentemente attribuita a Nicholaus. Le fonti storiche dicono che sopra questa vasca si trovava un Cristo benedicente in marmo, attribuito ad una Maestranza campionese della metà del XIII secolo. La scultura, oggi conservata nel Museo della Cattedrale, sarebbe stata tolta nel 1735, quando si fece al battistero un coperchio in legno di noce.