Altare di tutti i Santi
DISCESI I GRADINI del transetto ci si trova davanti all’altare dedicato a Tutti i Santi; altare qui trasportato nel 1879 dalla soppressa chiesa di Sant’Andrea. Nell’Ancona la tavola firmata, in un cartiglio in basso al centro, da Francesco Francia, raffigura l’Incoronazione della Vergine e la gloria di tutti i Santi. La luminosa composizione, eseguita intorno al primo decennio del Cinque-cento, negli ultimi anni dell’attività dell’artista bolognese, svolge un po’ convenzionalmente il tema dell’incoronazione di Maria per mano di Gesù, all’interno di un’inquadratura luminosa a forma di mandorla simbolica. Al di sotto, la glorificazione della “chiesa trionfante” è celebrata dagli sguardi devoti dei santi, noti e meno noti, rivolti al cielo; tra questi, un bimbo riverso a terra con il capo ferito da un taglio, quale martire innocente. Nelle nicchie laterali le statue in stucco di Santa Scolastica e di San Benedetto, opera di collaborazione dei fratelli Pietro e Alessandro Turchi, sono state realizzate a spese dell’abate del monastero pomposiano di San Benedetto e dall’abadessa del monastero di San Silvestro (entrambi poi soppressi). Sotto l’arcata mediana di fronte alla cappella a destra, il San Francesco d’Assisi considerato l’opera migliore di Alessandro Turchi, è stato scolpito in stucco su incarico dei Padri Minori Conventuali di San Francesco. A sinistra invece il Sant’Ignazio di Loyola, sempre in stucco, è stato commissionato a Giuseppe Ferreri dai Padri della Compagnia di Gesù, di cui il santo è fondatore.