Altare di San Giorgio

NEL BRACCIO DELLA CROCIERA mediana, il grandioso altare di fronte a quello parallelo di San Maurelio è in marmi rossi e gialli, abbellito da Angeli, Putti e Serafini scolpiti da Andrea Ferreri, sempre negli anni 1720-28. La grande pala raffigurante la Decapitazione di san Giorgio è opera del bolognese Ercole Graziani, che la realizzò nel 1735 per incarico del cardinale Ruffo. Il giovane san Giorgio, rivestito dell’armatura, accentra tutto il dinamismo della composizione, la cui spazialità teatrale è chiaroscurata da una luminosità soprannaturale; in primo piano il corpo disteso senza vita di sant’Alessandra, martirizzata insieme a san Giorgio sotto Diocleziano. Nelle nicchie ai lati dell’altare, le statue in stucco di Sant’lvo di Bretagna e di San Dionigi Aeropagita sono state commissionate nel 1745 dal Collegio dei Dottori utriusque juris (in diritto civile e in diritto canonico) al bolognese Lorenzo Sarti. Il Sarti però è autore solo del sant’Ivo, mentre il san Dionigi si deve al suo collaboratore Filippo Suzzi che ha datato la scultura MDCCXLV. Il dipinto laterale all’altare a destra, proviene dalla demolita chiesa dell’Ospedale di Sant’Anna e in precedenza era stato collocato nella cappella del SS. Sacramento. Questo Sposalizio della Vergine, di rigido e convenzionale impianto figurativo è stato realizzato intorno al 1570 da Nicolò Roselli. A sinistra invece si vede la tavola con la figura della Madonna con le mani giunte levate al cielo, popolarmente detta Madonna Liberatrice, attribuita dalla storiografia locale al Garofalo, che l’avrebbe dipinta nel 1532 quale ex-voto per la cessazione della peste che dal 1528 gravava sulla città. Sulle pareti laterali anche di questa parte della crociera mediana, come già si è visto per l’al-tare di san Maurelio, della decorazione ad affresco ideata da Alessandro Mantovani ed eseguita da Virginio Monti nel 1885, appaiono notevoli i finti stendardi con i santi titolari di quattro parrocchie della città: San Matteo Apostolo, Santo Stefano Protomartire, San Michele Arcangelo e San Paolo.