Pasqua in Cattedrale
Il messaggio dell’Arcivescovo
(pubblicato sul La Voce di Ferrara-Comacchio del 29/03/2024)
di mons. Gian Carlo Perego*
Quest’anno ritorniamo a celebrare la Pasqua nella nostra Cattedrale, finalmente riaperta. È una Pasqua che porta in sé un segno di rinascita importante per la nostra città. Ogni pietra della Cattedrale ricorda le persone che hanno vissuto, sofferto, gioito in questa città, in quasi nove secoli di storia. Ogni pietra della Cattedrale ricorda la storia di questa nostra Chiesa e di questa nostra città. La vita della Chiesa e della città sono intrecciate, come la fede e la vita. Nella Pasqua celebriamo la Passione, la Morte e la Risurrezione di Gesù. Ma in ogni Pasqua celebriamo anche la nostra sofferenza, la nostra morte e la nostra risurrezione in Cristo. La Pasqua non ci collega solo al passato, ai giorni santi in cui Gesù ha terminato la sua vita tra noi, ma anche al futuro. Per questo la Pasqua è animata dalla speranza, che rinnova la nostra vita e la vita delle nostre città, in cui i cristiani sono chiamati a vivere da risorti, rinati. Come cristiani – ci ha ricordato Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium – «abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze. La presenza di Dio accompagna la ricerca sincera che persone e gruppi compiono per trovare appoggio e senso alla loro vita. Egli vive tra i cittadini promuovendo la solidarietà, la fraternità, il desiderio di bene, di verità, di giustizia. Questa presenza non deve essere fabbricata, ma scoperta, svelata. Dio non si nasconde a coloro che lo cercano con cuore sincero, sebbene lo facciano a tentoni, in modo impreciso e diffuso» (E. G. 71). La Pasqua sia per tutti un’occasione per svelare la presenza di Dio nella nostra vita e nella nostra città, anche grazie alla Cattedrale riaperta che incrocia i nostri passi, ma anche i nostri desideri, le nostre sofferenze, le nostre speranze tra le sue mura antiche e rinnovate. E dalla Cattedrale, dove celebreremo il Triduo pasquale, arrivi a tutti, singoli e famiglie, il mio augurio di una Buona Pasqua di serenità e di speranza, carica delle benedizioni del Signore. Auguri. Buona Pasqua.
* Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Abate di Pomposa
Un capolavoro tutto da scoprire
- 1131 Breve di Papa Innocenzo II per l’edificazione della nuova Cattedrale di Ferrara
- Consacrata l’8/05/1177 (altare maggiore) da Landolfo e riconsacrata il 15/09/1728 dal Cardinal Ruffo.
- Chiesa metropolitana il 27/7/1735.
- Basilica Pontificia minore il 13/11/1959.
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Com’era: uno sguardo
La situazione attuale
La Cattedrale di San Giorgio a Ferrara è stata riaperta, seppur non nella sua interezza (la navata di sinistra è ancora inagibile per la presenza di un cantiere allestito per il proseguo dei restauri), il giorno 23 marzo 2024. Pur messa a dura prova dal terremoto del 2012, ha retto all’urto, tuttavia le criticità annose, e l’esigenza di attuare un consolidamento hanno imposto un intervento consistente.
Ad oggi la parte centrale della facciata tricuspidata è ancora nascosta da impalcature. Questa si staglia maestosa nel cuore di Ferrara.